Biscotti di prato (o cantucci)
di fiffa
Sono biscotti tipici molto apprezzati dalle nostre parti. Sono duretti e per questo si mangiano intinti nel vin santo (una vera goduria!). Quest'anno li ho regalati per Natale a chi volevo fare un pensierino infilati in un sacchetto di carta marrone da fornai, dipinti dai miei bambini e con un bel fiocco di rafia. Sono stati apprezzati tantissimo e molti mi hanno chiesto la ricetta. Quindi direi che sono super testati!! La ricetta è di Paolo Petroni con qualche mia piccola modifica
Tempo di
realizzazione complessivo
1 h
Ingredienti
per 1,2 kg di biscotti
500 gr farina 00
400 gr zucchero
300 gr mandorle non pelate
3 uova intere + 2 tuorli
un tuorlo o latte per spennellare la superficie
50 gr burro
1/2 bustina di lievito
un bicchierino di vin santo dolce (o rum)
sale
in questa foto i biscotti preparati da pabrita
Mescolate tutti gli ingredienti con un pizzico di sale e impastate bene.
Tenete a portata di mano altra farina per aggiustare la consistenza dell'impasto che non deve essere appiccicoso. Consiglio di mettere le mandorle insieme agli altri ingredienti perché se no è molto più faticoso incorporarle all'impasto finale.
Preparare 4 filoncini stretti e lunghi e un po' schiacciati e porli su una placca ricoperta di carta forno ben distanziati perché in cottura raddoppiano di volume.
Spennellateli con latte o tuorlo d'uovo e poneteli in forno (meglio se ventilato) a 180°.
Appena cotti, dopo circa 25/30 minuti, sfornateli e appena saranno un po' raffreddati (non troppo se no si sbriciolano) tagliateli in obliquo e rimetteteli per qualche minuto nel forno ad asciugare e tostare.
Attenzione a questa fase perché si rischia di bruciarli o non farli asciugare abbastanza.
Si conservano a lungo in scatole di latta.
La ricetta originale prevede che le mandorle siano leggermente tostate ma siccome per esperienza si rischia che con la successiva cottura e tostatura dei biscotti si bruciacchino e risultino amarognole e poco gradevoli, io le uso al naturale.
Con il tradizionale bicchierino di vinsanto:
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