Fae' e fugghiazze (fave e foglie)
di gramigna
Piatto tipico della cucina povera salentina, per palati esigenti.
Le fugghiazze sono le cime della cicoria catalogna, che solitamente non trovano grande utilizzo in cucina.
Tempo di
realizzazione complessivo
1 h più la notte di ammollo delle fave
Ingredienti
250g di fave secche
un mazzetto di prezzemolo fresco
4 pomodori maturi
una cipolla media
sale q.b.
le foglie mondate e tagliate di una cicoria catalogna
Mettere a bagno in acqua fredda per una notte le fave.
Al mattino sciacquarle e metterle a bollire in una pentola alta coperte di acqua fredda e quando raggiungono l'ebollizione togliere la schiuma che sale a galla.
Quindi salare ed aggiungere i pomodori privati dei semi, il prezzemolo, la cipolla tagliata a metà.
Cuocere a fuoco lento per circa 40min, o comunque fino a quando le fave non saranno completamente disfatte e ridotte in poltiglia.
A questo punto, con un frullatore ad immersione, omogeneizzare tutto ( anche le verdure) e continuare a far bollire per addensare la purea.
Nel frattempo lessare le foglie della cicoria in acqua e sale e mettere al caldo.
Impiattare mettendo su un letto di purè di fave le cicorie condite con un filo di olio evo.
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