questa sarebbe la ricetta dello sciroppo di granatina che dappertutto è spacciato per un miscuglio di frutti vari, mentre il nome richiama i grani del melograno appunto
con molta pazienza liberate i chicchi dalla polpa, poi liberate i chicchi dalla pellicina bianca amara
se volete far rimanere il succo di un bel colore rosso rubino, consiglio di non usare attrezzi in metallo che lo scuriscono ma di usare un setaccio di crine di quelli per dividere il pane grattugiato. prendete i chicchini due manciate alla volta e schiacciateli sul setaccio (magari usate dei guanti di lattice) con la mano aperta facendo cadere il ricavato in una terrina: coprite con un telo pulito e fate riposare in luogo fresco per 24 ore in modo che la mucillagine si separi dalla parte liquida
pesate adesso una casseruola di acciaio e metteteci sopra ben tesa (io la lego con un elastico) una pezzuola di lino fine o una garzina della nonna, indi filtrate a mestolini il liquido cercando di muovere poco il fondo
quando dal telo non scenderà più succo ripesate la pentola e avrete il peso netto del succo
adesso unite il doppio del suo peso in zucchero e mettete sul fuoco rimescolando con un cucchiaio di legno. portate ad ebollizione, abbassate al minimo (una volta si metteva "sull'angolo del fornello") e fate andare per 20 minuti schiumando di tanto in tanto le impurità.
avrete messo delle bottiglie pulitissime in forno a 50° per un quarto d'ora, riempitele adesso con lo sciroppo bollente arrivando a 3 cm sotto il bordo. lasciatelo raffreddare e tappate ermeticamente e riponete in luogo fresco buio ed arieggiato
con queste condizioni ambientali e se le bottiglie rimangono chiuse ermeticamente lo sciroppo si conserva parecchi mesi inalterato
può essere usato allungato in acqua come bibita, oppure per preparare cocktail e aperitivi, oppure per insaporire gelati macedonie creme e dolci in genere