Sono minuscoli dolcetti secchi a base di nocciole, zucchero ed albume. Si sgranocchiano da soli o accompagnati dall'altrettanto tipico zabaione. Sono il simbolo della città di Chivasso e delle valli canavesane. Ho avuto l'aiuto di Frugiter ed Hannah per questa ricetta, quindi la dedico a loro ed a tutti i piemontesi che vivono lontano e soffrono di nostalgia...
200 gr. di zucchero a velo
100 gr. di nocciole tostate
4 albumi (o 3 se le uova sono grosse)
attrezzatura:
un mixer adatto a tritare le nocciole e fare lo zucchero a velo
un sac à poche robusto (telato) o una siringa da dolci: il composto è molto denso ed un sac di plastica leggero si può strappare.
Se non si usa zucchero a velo pronto prepararlo con il mixer.
Frullare le nocciole con lo zucchero in quantità adatte al proprio mixer fino ad ottenere la consistenza della farina (io ne faccio piccole quantità a più riprese perchè uso il mixer per erbe fini).
Aggiungere gli albumi pochi alla volta fino ad ottenere un composto omogeneo, piuttosto compatto e denso.
Se la quantità degli albumi è eccessiva si rischia che i nocciolini "sgonfino" (accorgimento consigliato da Hannah).
Il principio è quello della meringa: la giusta proporzione fra zucchero ed albume è ciò che fa gonfiare o smontare il dolce in cottura e la consistenza è difficile da definire con dosi precise.
Si mette il composto in un contenitore ermetico e lo si lascia in frigo per 4 giorni (indicazione di Frugiter) per evitare che i nocciolini siano vuoti dentro.
Arrivato il fatidico giorno si preriscalda il forno a 200°
Si mette composto nella siringa o nel sac à poche e si fanno scendere piccole quantità (la grandezza di un cece) in una teglia ricoperta di carta da forno.
Si inforna, si abbassa la temperatura a 60° e si cuoce per una quindicina di minuti, controllando spesso il grado di doratura. Io accendo la ventilazione a forno semiaperto per asciugare i nocciolini senza bruciarli, come faccio per le meringhe.
Si sfornano, si lasciano raffreddare e si conservano in contenitori assolutamente ermetici perchè temono l'umidità.
Ecco le fasi della preparazione:
spero che dalle immagini si intuisca la densità del composto
la tazzina serve a far capire meglio le dimensioni.....
E se si sgonfiano? Nessun problema! Per fortuna, anche se qualcosa non ha funzionato a dovere, non si butta nulla: al posto dei nocciolini si ottengono delle ottime sfogliette croccanti alla nocciola. Mio marito le preferisce così...
Ho fotografato anche una serie "ciccata" per troppo albume...
ma sono buoni anche cosi!
Ancora grazie a Frugiter ed Hannah per i preziosi consigli