Risotto con i carletti (Silene vulgaris)
di mamma puzzola
Carletti è il nome in dialetto vicentino dell'area cittadina (altrove sono chiamati s-ciopeti, strigoli...) dei giovani virgulti prima della fioritura della Silene vulgaris, utilizzati da sempre nella cultura popolare per minestre, risotti, pasta ripiena e non, frittate. La ricetta più tradizionale è risi e carletti, ma io ho preferito un risotto, versione più... moderna e da ricchi.
Tempo di
realizzazione complessivo
Ingredienti
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per 4 persone
- 300 g di vialone nano
- 2 mazzetti di carletti (circa 150 g)
- 1 scalogno
- 40 g di burro
- 40 g di grana grattugiato
- 1 bicchiere scarso di vino bianco
- olio q.b.
- sale e pepe
- brodo vegetale q.b. |
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Procurarsi i carletti, raccogliendoli nei campi, se si riconoscono, o acquistandoli dai fruttivendoli molto forniti (almeno in questa zona è possibile reperirli anche nei negozi).
Pulirli, staccando il ciuffo apicale e le foglioline laterali dei verticilli inferiori, più o meno come si farebbe con un gambo di prezzemolo.
Mettere a bollire il brodo.
Se le foglie sono piccole si possono lasciare intere, altrimenti tritarle grossolanamente.
Affettare a velo lo scalogno e metterlo a imbiondire in un cucchiaio d'olio caldo. Aggiungere quindi i carletti, salare, pepare e farli appassire brevemente.
Aggiungere quindi il riso, e farlo tostare. Sfumarlo con il vino e fare evaporare.
Aggiungere il brodo bollente progressivamente a mestoli. Continuare ad aggiungere il brodo fino a portare il riso a cottura.
A cottura ultimata, mantecare con il burro e il grana.
Servire dopo brevissimo riposo.
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