NON SI FRIGGEEEE COME TE LO DEVO DIREEEEEE IN QUESTA CASA NON SI FRIGGEEEEE!!!
Però, eh. La mamma del mio amico ci fa sempre le ali di pollo come a 'mmécc dònald. Però eh, come sei...
20 min Più un venticinquino di minuti di forno.
E questo è stato l'argomento quando Davide mio era piccolo, così, come per le cotolette, mi sono dovuto inventare una cosa sostitutiva alla frittura:ovviamente al forno,che sarà, è ovvio. Sì, ma l'animalotto diceva che non erano proprio come le faceva la mamma dell'amico suo, la Signora de Frittis maritata Arancino.
Così, vengono crocchiose e cotte ma non secche.
Bene, prima di tutto, ci si preparano i pezzi: prendere le ali ed i colli completi di deretano, quando il macellaio
fa le cosce i petti etcetera, insomma di pollo grande, sopra il chilo e mezzo.
Si batte l'uovo/le uova e vi ci s'immergono gli arti depezzati del gallinaceo, aggiungendo un bello spicchio d'aglio a pezzi.
Si lasciano stare un pochino, a parte due piatti: uno con la farina, uno con la miscela per la panatura,
che è fatta di pangrattato, un cucchiaio di polenta, un cucchiaio raso, il sale ed un bel pochino di paprika dolce.
Prima si infarinano, poi di nuovo nell'uovo, poi, nella panatura.
Quando i pezzi sono tutti vestiti, ci si fregano le mani e con quello che c'è sui diti e con quanto rimane delle panatura,
arrangiate qualche schiacciatina, le quali incontreranno un successo tale che penserete "La prossima volta allora, 'sto pollo manco ce lo metto..."...
Lasciatele ad imbibirsi (il sale della panatura ciuccerà l'umido dal pollo). Nel frattempo accendete il forno, meglio un pochino prima ancora e sistemate una teglia con un foglio d'alluminio ed una tazza d'acqua, con il duplice risultato di tenere l'ambiente un pochino più umidello e di non fare una puzza allucinante quando il grasso colerà.
Per ungerle uniformemente, il meglio che c'è è lo spruzzatore, ma al mio ciànno messo dentro un detergente, quindi faccio con il dito, cosa che mi ricorda uno slogan maldestro caro alle mie femministe degli anni della gioventù.
Basta poco, che poi per osmosi , vasi comunicanti, trasporto passivo, legami ionici e non e quant'altro la Signora del Sito vi spiegherà, si distribuirà su tutta la superficie.
Le sistemate sulla griglia: sulla griglia perché il forno va fortissimo e ventilato, platea e galleria a 180° e allora si parafriggono dappertutto.
Occhei, ci siamo, ci vuole un venticininquino di minutelli al massimissimo.
Eh, e che ci tengo!
Se avete c°°°, arrivano quando sono pronte: voi ditegli che la Signora de Frittis le fa buone, ma che pure voi le fate buone, crocchiose e senza rischiare l'osso del collo per la sciuliarèlla che si piglia dentro casa loro, dato l'untume diffuso.
Un'altra cosa, a voi, toccheranno inguaribilmente i colli. Non ve la pigliate, fate la faccia storta e non dite a nessuno, che sono moooolto più buoni delle ali, soprattutto se ci lasciate la pellecchia vicino, la quale ricorda tanto la buonanima di mia Zia Anna, pace all'anima sua, che era, appunto, un poco arrepecchiàta.
Tante care cose e di nuovo, Signore.
innesco