pasta classica per i primi bolognesi, ma anche varianti per piatti un po' diversi
Questa composizione si allontana dal classico utilizzo di sola farina di grano tenero: per il fatto di usare macchine l'impasto deve avere più compattezza.
Inserire le due farine nel robot con il coltello in plastica, dare qualche giro per mischiarle, poi aggiungere un uovo alla volta, frullando sempre, aggiungere l'olio e fermare il motore appena la pasta si arrotola su se stessa.
Le uova vanno, uno per volta, aperte in una tazzina, per essere sicuri che sono buone.
Per certi formati di pasta come i prilett, i garganelli e gli strichetti si può aumentare la quantità di farina di grano duro, per ottenere una maggiore consistenza, la pasta cotta non si appiattisce.
Dopo aver tolto l'impasto dalla ciotola del robot, lavorarla brevemente con le mani, fare una palla e tenerla sotto una terrina per una mezz'ora.
Poi tirare le sfoglie con la macchinetta.
La pasta dovrebbe essere abbastanza soda, da non richiedere l'aiuto di farina al passaggio delle sfoglie attraverso il rullo. Altrimenti stare attenti a che non si rompa o attacchi e infarinare leggermente le facce della sfoglia..
Ci si fa la mano, e l'occhio, con l'esperienza.
inserite le cinque uova frullare solo quel tanto da...
avere l'impasto avvinghiato alla parete, quindi toglierlo subito
si possono anche fare altri impasti: es. tagliolini spessi al nero seppia
impasto giallo....
....o nero
gli strichetti da fare ad esempio alla campagnola
e tanto altro