Lollina78 ha scritto:

sai, che a questa cosa Pat, ci penso spesso.. la gente mi dice spesso "ma perchè non hai scelto di fare l'alberghiero?" e io come consuetudine rispondo che i miei genitori me l'hanno vietato per via della carriera lavorativa dura che avrei dovuto affrontare... e incomincio a pensare che forse non hanno avuto tutti i torti! Forse una volta tornata a casa dal lavoro avrei odiato cucinare e la passione per la cucina non sarebbe stata più tale..o forse è solo un autoconvincimento  ;-)

Di sicuro ciò che si fa per divertimento riesce sicuramente meglio di ciò che si fa per "obbligo". Però c'è anche da dire che se il tuo lavoro ti piace e provi passione per quello che fai non ti pesa più di tanto
farlo. Certo, poi una volta tornati a casa è tutta un'altra cosa, io per es. a casa il PC lo tocco il minimo indispensabile

memphisraines ha scritto:

Avrei anche una domanda da fare: perchè si mette la "chiocciola" a lievitare su un telo infarinato e non la si lascia sulla spianatoia?

Se non metti il telo, come fai a ottenere quella sistemazione con le pieghe del telo, appunto (mi riferisco alla terza foto del procedimento) ?????

kucinare.it ha scritto:

Se non metti il telo, come fai a ottenere quella sistemazione con le pieghe del telo, appunto (mi riferisco alla terza foto del procedimento) ?????

Forse mi sono espresso male nella domanda...
intendevo chiedere quale vantaggio da l'utilizzo del telo

memphisraines ha scritto:

intendevo chiedere quale vantaggio da l'utilizzo del telo

lo scopo e' fare in modo che la lievitazione avvenga solo in un verso: cioe' fare in modo che le biove si "allarghino" ma non si "allunghino"

kucinare.it ha scritto:

lo scopo e' fare in modo che la lievitazione avvenga solo in un verso: cioe' fare in modo che le biove si "allarghino" ma non si "allunghino"

Ok ho capito, in pratica si usa il telo per evitare di toccare direttamente la pasta con le confezioni di farina.
Grazie per la spiegazione