Grazie a tutte Voi che mi avete scritto e che mi avete portato il vostro pensiero caro !!! Finalmente mia mamma è stata dimessa giovedì 24 e messa in una struttura protetta per ricovero di sollievo per fare riabilitazione e sperare possa riprendersi per tornare a casa. Il posto è molto bello e il personale è davvero molto cortese, preparato e attento ai pazienti, tutti ovviamente anziani, pochi messi benino ... insomma un posto comunque assai triste ! Ovviamente mia mamma sulle prime non ha apprezzato affatto il luogo soprattutto per la tristezza della visione degli altri pazienti, ma poi con calma le ho spiegato nuovamente che è solo un luogo dove rimarrà per il tempo necessario per riprendersi e non più tardi di un mese ... quindi con le dovute spiegazioni ha accettato la condizione. Le fanno fare ginnastica due volte al giorno e ci sono animatrici molto in gamba che tengono li tengono impegnati in varie attività .. anche se tutte sembrano più attività per bambini un po' stupidi ... ma almeno viene seguita moltissimo, certo non è come essere a casa propria ma ha compreso che è stata una scelta del medico dell'ospedale insiem ai servizi sociali perché non avrebbe potuto rimanere a casa senza un aiuto che io fresca di intervento di protesi d'anca non riesco proprio a darle anche per le cose più semplici come accompagnarla in bagno dato che ancora giro con due stampelle. Insomma un passo avanti anche se piccolo è stato fatto ... come si suol dire " piuttosto che niente è (...)

Per Lae e per Marty........una sola cosa vi voglio dire: VI SONO VICINA E VI ABBRACCIO FORTE FORTE!

Siete persone coraggiose, forti, speciali e meravigliose!!!!

Mi associo anch'io e voglio aggiungere che se speriamo ancora nella sanità italiana è perché ci sono ancora persone come Lae e Naty che hanno scelto di lavorarci per vocazione e non per i soldi.Volevo aprofittarne qui per ricordare la figura del Dott Omar che è stato pediatra dei miei bimbi:lui aveva sempre il cellulare acceso e dava appuntamenti dalle 7 di mattina alle 7 di sera per tranquillizzare noi mamme ansiose.E' morto in autostrada,mentre andava ad un convegno,col telefono in mano.

Ringrazio quindi tutte queste persone che non considerano il loro lavoro un semplice impiego ma una vera missione e che ci fanno ben sperare nei momenti di malattia.

Orietta

 

......Mi associo anch'io e voglio aggiungere che se speriamo ancora nella sanità italiana è perché ci sono ancora persone come Lae e Naty che hanno scelto di lavorarci per vocazione e non per i soldi.Volevo aprofittarne qui per ricordare la figura del Dott Omar che è stato pediatra dei miei bimbi:lui aveva sempre il cellulare acceso e dava appuntamenti dalle 7 di mattina alle 7 di sera per tranquillizzare noi mamme ansiose.E' morto in autostrada,mentre andava ad un convegno,col telefono in mano.

Ringrazio quindi tutte queste persone che non considerano il loro lavoro un semplice impiego ma una vera missione e che ci fanno ben sperare nei momenti di malattia.

Orietta

GRAZIE Orietta sei molto cara. E' vero è molto difficile la nostra professione poichè non è facile accostarsi tutti i giorni alla sofferenza umana ma viene ripagata quando le persone come te ci stimano e ci donano un sorriso. GRAZIE

 

Siete persone coraggiose, forti, speciali e meravigliose!!!!

Una bacio gigantesco

Lella

grazie Lella, non si tratta di essere forti e speciali, si tratta solo di "tirare avanti" e come dice Rossella "domani è un'altro giorno ....". ti ringrazio per le dolci parole, un bacio anche a te.

Martina

 

naty ha scritto: sono profondamente rattristata per le situazioni in cui vi siete trovate carissima Naty, non ti devi sentire triste e tantomeno devi chiedere scusa. Purtroppo non tutti hanno il cuore che hai tu, mia cognata è infermiera ed è stata dolcissima e di grande aiuto, comunque è giusto che lo sappiate non tutte le infermiere erano "cattive", anzi ancora oggi ricordo con piacere tante persone e sono già tornata più volte a salutare e a ringraziare. Ho fatto una grande festa ad ottobre dello scorso anno ed ho invitato le persone che mi sono state vicine e tra queste anche tante infemiere ed infermieri che sono stati gentile e mi hanno seguita con "amore". Lo sfogo della scorsa settimana è stato dettato anche dal fatto che sono un po' giù in questi giorni e si ricordano solo le cose brutte, forse sono quelle che ti segnano di più. Non ho passato dei bei momenti anche perchè non sapevo che cosa mi stesse succedendo e che cosa sarebbe stata la mia  vita dopo, essendo una patologia poco frequente le risposte non sono facili da avere... beh sono qui e lo posso raccontare! In rianimazione dove sono rimasta 14 giorni si ricordano ancora di me e sono stata più volte a salutare e a portare le mie torte, molto gradite, ho fatto una serie di foto con il personale del reparto, le foto sono appese nella bacheca. Non tutto è stato così male, ma però le ferite di quei pochi bruciano ancora ................... ciao martina (...)