fedra ha scritto: estrelia ha scritto: kucinare.it ha scritto: Vittorio Gleijeses parla solo di burro e anche nella mia famiglia si e' sempre fatto cosi'. Della sugna nel gattò e' davvero la prima volta che lo sento. è la stessa cosa che ho pensato anche io..... anche la mia famiglia da generazioni usa il burro e mia nonna che ha sempre utilizzato lo strutto per le fritture dice che nel gattò ci vuole il burro..... comunque siccome stasera era in programma ho provato a fare un piccolo ruotino con la versione strutto...ne ho assaggiato un pò e ti dico che l'ho trovato pesante, anche se ne ho messo poco e ho ancora un senso di acidità.......sai cosa ha detto mio marito? :" meno male che io non l'ho assaggiato!!!"non sò....sarà che sono abituata a mangiarlo con il burro ma personalmente la versione con la sugna non mi è piaciuta!!!:-(   Io sapevo che la sugna (in pisano "sciugna"), è lo strutto non raffinato. Dalle mie parti si usa e per ungere le scarpe e per guarire (udite udite!!!) le setole che d'inverno si formano sulle mani......la teglia del gatò la ungo col burro, e penso continuerò a farlo! :-) La sugna che usiamo noi la facciamo in casa facendo bollire il grasso di maiale che poi viene spremuto e la cui spremitura sono i cicoli (in italiano ciccioli). Si tratta di un grasso molto leggero che va usato con parsimonia. Infatti nel gattò di patate serve solo ad ungere la teglia per far aderire il pane grattato che dopo la cottura forma un crosta bruna (...)

Come saprai la cucina è un fatto culturale, in senso antropologico, cioè è la storia di un popolo e delle

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Nicole Kelly

 

Succede per tutte le ricetta casalinghe che molti dicano "la mia e' la vera ricetta".
Io non ho questa presunzione perche' ritengo che sarebbe un'affermazione alquanto priva di senso.
Per questo chiedevo un riferimento bibliografico, per vedere se e come qualcuno avesse storicizzato questa usanza.
Non importa...

Riferimento: Jeanne Caròla Francesconi "LA Cucina Napoletana" pagina 183

Non trovavo il libro: me lo aveva fregato mia figlia

Riferimento: Jeanne Caròla Francesconi "LA Cucina Napoletana" pagina 183

Non trovavo il libro: me lo aveva fregato mia figlia

arpa40 ha scritto:

Anch'io difendo le mie tradizioni ,però quando sono entrata in questo bellissimo sito , sono entrata in punta di piedi,e il forum con me è sempre stato cortesissimo, anche se potevano corrergermi le mie ricette , si discuteva  elegantemente  senza offendere nessuno,

 e non approvo il tuo modo di entrare  tu che sei entrata a gamba tesa , mi dispiace ma non si fa proprio così........ preferisco non rispondere  è meglio che non mi esprima........................