Un modo semplice e rodato per cucinare il radicchio tardivo (e solo tardivo, secondo me). Siccome è proprio facile farlo, è un rinforzo sempre valido nelle cene, ben accompagnandosi sia a pesce sia a costate di bue... :P
|
Lavare i radicchi e tagliarli a metà per il lungo (lasciandovi anche il gambo), così che si cuociano meglio. In una padella, o in una casseruola bassa, versare un paio di cucchiai d'olio, porvi l'aglio schiacciato e i radicchi, accendere e far andare a fuoco vivace fino a che l'aglio non è dorato. Buttare via l'aglio e aggiungere il vino, chiudere con un coperchio, salare e continuare la cottura sempre a fuoco medio-vivace per 20-25 minuti, stando giusto attenti a che non si attacchino girandoli una o due volte. Alla fine devono risultare scuretti, come appassiti, morbidi morbidi. Il gambo, che rimane appena più consistente, si mangia.
Il vino può essere bianco o rosso e c'è chi, come mamma puzzola, preferisce il rosso perché "Primo, fa mantenere di più il colore del radicchio stesso e il rosso
rubino appena brunito è bello da vedere anche nel piatto [...] Secondo, perchè di sapore meno acido e più affiancabile al sapore particolarmente amarognolo del radicchio."
C'è anche chi col vino mette qualche pinolo e/o uvetta rinvenuta, ma il radicchio è buono già di suo...
|