Torta di Natale
Ho pensato di fare la torta per il Natale appena finita la torta di Maurizio e Fiorella .
In un primo momento avevo pensato di fare un albero di Natale tridimensionale con tutte le decorazioni , mi sembrava una bella idea poi con il passare del tempo un piccolo tarlino si andava insinuando nella mia testolina .
L’alberello non mi sembrava abbastanza bello per una festa che riuniva tutti i miei ragazzi e a poco a poco davanti ai miei occhi si andava formando la vera torta dei miei desideri .
Nella mia torta doveva esserci una capanna con la Madonna - S. Giuseppe - il Bambinello - il bue e l’asino, un albero di Natale , una stradina ed un fiumiciattolo con un tipico paesaggio invernale .
Tutto questo però doveva essere commestibile e fatto dalle mie mani .
Detto fatto
Per prima cosa ho pensato di fare le statue del presepe di cioccolato bianco per poi colorarle con dei coloranti alimentari , quindi , sono andata al supermercato e mi sono procurata le statuine che dovevo riprodurre .
Siccome non mi sembrava corretto igienicamente utilizzare per la produzione del negativo un materiale che non fosse idoneo a contenere della cioccolata ho pensato di fare un impasto con farina e acqua molto consistente così da non deformarsi una volta tolta la statuina da riprodurre .
Ho iniziato con S. Giuseppe ed è venuto passabile , con la Madonna essendo la figura un po’ più complessa ho avuto alcuni problemi anche perché dopo aver fatto la prima parlando con Enzo mi è scappato detto che non ero molto soddisfatta di come era venuta la Madonna e , lui che non perde l’occasione per darmi una mano come può , ha pensato bene di mangiarsela .
Cosa dire
aveva ragione lui , mi aveva solo dato una mano a far scomparire un lavoro venuto male .
Enzo è sempre disponibile a darmi una mano quando si presentano queste necessità.
A quel punto ho dovuto rifare la Madonna senza commentare il risultato e così ho fatto con tutte le altre statuine .
La difficoltà di questo lavoretto veniva da fatto che per modellare le statuine una volta tolte dal negativo dovevo avere le mani molto fredde altrimenti la cioccolata al contatto con il caldo delle mie mani inesorabilmente si scioglieva , ho rimediato a questo inconveniente alternando 3 minuti di lavoro con 1 minuto di raffreddamento mani sotto l’acqua gelida .
Ultimato il presepe sono passata alle decorazioni per l’alberello , ho fatto la solita glassa fondente colorata poi con i coloranti alimentari .
ho fatto delle palline e delle stelline poi mi è venuta l’idea di fare delle candeline con delle piccole fiammelle come se fossero accese , mi piacevano le decorazioni e siccome come è mio solito esagerare ho fatto anche 2 stelle comete una per la capanna e una per l’alberello .
Con la stessa glassa ho fatto anche il ponticello adagiando la glassa stesa su una forma di una ciotolina che contiene la ricotta tagliata a metà .
Ho preparato anche dei pilastri di cioccolata fusa colata in una scatola di dentifricio foderata di carta stagnola da utilizzare per allungare la profondità della capanna dove collocare le statuine, infatti 2 le ho utilizzate come pilastri e 1 come architrave
Arriviamo alle torte
Le torte che formano la composizione sono 7 :
l’albero e fatto di un impasto di pan dolce e pesa circa 1200 grammi , le altre 6 torte sono normalissime torte allo yogurt .
Le ho fatte di varie forme per avere a disposizione più o meno le forme che sarebbero servite per la composizione .
Solo per le torte allo yogurt ho utilizzato 18 uova , 1500 grammi di farina ,e 1200 grammi di zucchero più gli altri ingredienti .
Ho impiegato per tutte le torte una giornata di tempo , questo era il giorno di lunedì
Il martedì ho preparato il ripiano dove appoggiare la composizione , sempre le solite misure 76 cm. di larghezza per 60 cm. di profondità, poi ho inoltre preparato tutto il materiale e gli attrezzi che mi sarebbero serviti nella lavorazione , siccome dovevo fare altre cose non potevo permettermi perdite di tempo inutili.
Dovevo avere tutto a portata di mano .
Il mercoledì mattina giorno della vigilia di buon ora (erano circa le 7) , con un po’ di emozione (faccio sempre così ogni volta che inizio una torta , chissà forse è la paura di non riuscire ad esprimere con le mani quello che la mia fantasia ha pensato) ho iniziato l’assemblaggio di tutto il materiale precedentemente preparato .
Ho fatto per primo la capanna e le mie mani si lasciavano guidare dalla mia fantasia come se ci fosse un disegno invisibile da seguire e così sono seguite le montagnole, tutti gli alberelli, la stradina , il fiumiciattolo e l’albero di Natale .
Ero talmente presa da questa lavorazione che non mi sono fermata neanche per mangiare .
Alle 15,30 ho finito .
Ero soddisfatta , mi piaceva il risultato , ma ancora di più ero felice perché Zeno ed Enzo mi hanno subito gratificata con il loro apprezzamento e siccome sono spietati sempre quando c’è qualche cosa che non funziona , loro sono il mio termometro , passato il loro esame la strada è tutta in discesa .
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Ora la torta è in parte nel congelatore ma in parte è stata donata come spesso avviene con le mie torte ed il resto è a disposizione di chi ne vuole un assaggio .