Rarissima verdura invernale, chi ha il paicere di mangiarla non la può dimenticare.
Il broccolo fiolaro è una specialità vicentina, molto particolare, un broccolo che si trova solo nella città e nei suoi immediati dintorni.
Sarà difficile per molti di voi trovarlo in commercio, ma se riusciste a passare da queste parti in inverno e assaggiarlo, ve ne innamorerete.
Questa Brassicacea ha ricevuto recentemente il riconoscimento
Dop,
ma solo per le produzioni nel territorio della Rivella, collina che
sorge nel comune di Creazzo, ai confini di Vicenza. Questo ha fatto sì
che la produzione abbia ricevuto un incentivo , bendchè resti confinata nella piccola area di produzione. Il broccolo fiolaro con il riconoscimento DOP è molto limitato
(solo due produttori), ma è possibile trovare broccoli
fiolari dei dintorni, buoni, ma non altrettanto saporiti quanto quelli
delle colline della Rivella.
La denominazione "fiolaro" deriva dalla
presenza di germogli inseriti lungo il fusto della pianta. Conosciuti
in dialetto veneto come "fioi", sono la prelibatezza che finisce in
padella, insieme alle foglie più giovani.
La raccolta dei
broccoli, già pronti a novembre, si protrae fino al mese di febbraio,
anche se, secondo la tradizione, i più saporiti sono quelli delle prime
gelate dal momento che il sempreverde si difende dal gelo limitando la
presenza di acqua dei tessuti ed aumentando, nel contempo, la
concentrazione di sali e zucchero che rendono ancora più saporito il
broccolo.
Come tutti i cavoli dunque, il broccolo è un ortaggio assai ricco di vitamine (A, B1, B2, C, PP...) e di sali minerali,
quali fosforo, potassio, ferro, zinco, tutti assumibili perché povero
di ossalati. É in particolar modo ricco di calcio facilmente
assumibile, costituendo una valida alternativa al formaggio (1 porzione
di broccolo ha tanto calcio quanto 2/3 di una tazza di latte). Di
questo ortaggio conosciuto fin dall'antichità, sono note anche molte
proprietà curative antiscorbutiche, remineralizzanti, ricostituenti,
energetiche, antianemiche, disinfettanti, antidiabetiche,
antirachitiche, antireumatiche. Se ne sottolineano soprattutto le
importanti caratteristiche anticancerogene. Infatti contiene una
proteina solforata, la sulforafane , che (oltre a dare il
caratteristico odore in cottura) combatte l'insorgere dei tumori; in
particolare nei "fioi" freschi - 3 giorni al massimo - è contenuta in
una percentuale dalle 30 alle 50 volte superiore che negli altri
broccoli.
Del broccolo fiolaro si utilizzano lo foglie (non le
infiorescenze, come nel broccolo romano) cotte. Maeglio cuocere
separatamente le foglie esterne dalle interne più tenere, che hanno
quindi bisogno di meno cottura. La cottura deve essere breve (così fa
anche meno odore), mettendoli in acqua calda e salata e a pentola
scoperta. Vanno poi raffreddati rapidamente. Così facendo si manterranno
inalterate la proprietà organolettiche e il colore resterà verde
brillante.
Il suo sapore è più delicato di quella
delle altre varietà della sua famiglia e ha una dolcezza particolare,
dovuto alle terre bianche limose-sabbiose e calcaree della collina
della Rivella.
Se qualcuno è curiosissimo di conoscere questo prodotto ed è da queste parti, può partecipare alle serate dedicate al Broccolo Fiolaro e alla sagra.
Sul sito ci sono alcune ricette eseguite col broccolo fiolaro