Forse centra poco con le ricette, ma e sempre un prodotto importante per tutti noi, IL LATTE
Non è una notizia “fresca”, ma la riporto per coloro a cui magari era
sfuggita e/o a tutte le persone che vogliono fermarsi a riflettere,
compresi ecologisti dell’ultima ora, Verdi, amanti del bio, a chi è
troppo occupato sui grandissimi temi ecologici planetari.
n alcuni (pochi) luoghi del nord Italia (e nord Europa), qualche
bravo signore e forse qualche brava amministrazione ha creato prima (e
qui sono capaci tutti) e messo in funzione dopo (e qui i capaci
diventano pochi) dei
DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI LATTE FRESCO.
Macchine, come in foto, a norma di legge con un computer interno, che distribuiscono
latte fresco di stalla non pastorizzato a 4°, non solo presso le aziende agricole, ma anche in supermercati, scuole e mense.
Se questi fossero utilizzati anche da noi (Puglia-Bari-Prov.) la/il
consumatrice/tore potrebbe andare al suo super mercato o panificio o
altro, portare il
suo
contenitore ed acquistare il latte. Alcuni di questi distributori sono
programmati per distribuire anche solo 25 centesimi di prodotto, utili
per chi è singolo/a (usiamo i termini italiani…) a macchiarsi il caffè.
Accanto a questi distributori potrebbero esisterne altri che erogano
prodotti di uso quotidiano, tipo i detersivi, cosa che permetterebbe di
riutilizzare i contenitori già in possesso del consumatore, con un
notevole risparmio. Arrivi, tiri fuori gli spiccioli e acquisti
75 centesimi di detersivo per capi delicati e lana.
Questo porterebbe ad un risparmio del consumatore grazie al minor
numero di “passaggi di mano” del prodotto, a molti meno contenitori
nelle discariche, alla diminuzione dei camion che trasportano migliaia
di contenitori (magari solo da 1/2 litro di latte) sostituiti da un
numero inferiore di autocisterne.
Per cui meno trasporto su gomma = meno carburante = meno inquinamento = + risparmio.
Mi sembra strano, che Verdi, ecologisti, no global, associazioni dei
consumatori, su queste reali occasioni di risparmio, di salvaguardia
della natura diretta o indiretta, non si siano attivati come dovuto.
Che il business sia altrove?
In alcuni comuni d’Italia questi distributori ci sono, ma nella mia
ricerca (breve) cose simili al Sud non ne ho trovate… sarà mica che noi
non abbiamo mucche o non beviamo latte?
Beh, se è così, allora che si attivino almeno i distributori di “primitivo”!
A parte le facili ironie, è da augurarsi che ad interessarsi a
questo genere di distribuzione diretta al consumatore, sia proprio la
Coldiretti.
Giuseppe Barretta