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Questi messaggi fanno riferimento alla ricetta: Fritola de la sagra (o della siora Gigia)

Forum Index > Le ricette del sito > Le "Frìtoe"

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innesco
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Posts: 229
Citta: Bibbiano


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Le "Frìtoe" 23/02/2011 15:27

Ma Mamma è veneta, chiama questi i "Galani". Le "Fritoe", a casa mia sono di pasta da cucchiaio, come la pasta per fare i ciurilli od il Baccalà. Mamma  ci mette un preponderante ingriediente, l'Uva Sultanina: vengono gonfiotte, sono un'altra cosa. Lo zucchero per inzucccherarle è semolato misto a poca cannella.
La radice dev'essere la stessa (Padova anni '30), perché l'aroma Spumadoro c'è in entrambe ed è odore antico di casa mia.
Mia Nonna, a Salerno, prima della guerra, ben prima, insegnava il Fegato alla Veneziana alle sue casigliane, come diceva Totò, e da loro imparava a fare 'U 'rraù. Nelle salumerie, c'erano le ghiacciaie ed il Burro, era un mistero.
Grazie! 

Ultima modifica da parte di innesco il 23/02/2011 15:27

Muovetevi venite a tavola che sò spaghetti che si fanno brutti.
Facìt' 'ambréss' muvìt'v'.E tutt'i 'ggiòrn' è 'qquésto.
Uscite dentro facìt' 'ambréeeeess'!!! 

 


mamma puzzola
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Posts: 5593
Citta: vicenza


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Re: Le "Frìtoe" 23/02/2011 15:41

innesco ha scritto: Ma Mamma è veneta, chiama questi i "Galani". Le "Fritoe", a casa mia sono di pasta da cucchiaio, come la pasta per fare i ciurilli od il Baccalà. Mamma  ci mette un preponderante ingriediente, l'Uva Sultanina: vengono gonfiotte, sono un'altra cosa. Lo zucchero per inzucccherarle è semolato misto a poca cannella. La radice dev'essere la stessa (Padova anni '30), perché l'aroma Spumadoro c'è in entrambe ed è odore antico di casa mia. Mia Nonna, a Salerno, prima della guerra, ben prima, insegnava il Fegato alla Veneziana alle sue casigliane, come diceva Totò, e da loro imparava a fare 'U 'rraù. Nelle salumerie, c'erano le ghiacciaie ed il Burro, era un mistero. Grazie!    La fritola è pasta dolce fritta generica. Le fritolère di Venzia, sono figure tipiche della commedia del'arte La fritola della sagra non sono le fritole di carnevale (entrambi con una L quasi muta, alla polacca , potrei anche scrivere fritoea...), questa era quella che facevano le fritolère e che una volta si mangiava tutto l'anno, ora solo  in occasione di sagre e fiere; le altre, con l'uvetta s mangiano a carnevale e a metà quaresima (quando si "rompe il digiuno"). Entrambe però, per la gioia di Innesco, hanno un sottointeso goliardico nel nome: la fritola, è anche - oltre che una persona eccessivamente "difficile" da accontentare - è anche un organo esclusivamente femminile e (...)


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La verità si trova in cucina. Un cuoco deve essere incredibilmente consapevole. (A. Jodorowsky)

 


ritamessina
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Posts: 1876
Citta: napoli


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Re: Le "Frìtoe" 23/02/2011 21:51

mamma puzzola ha scritto: innesco ha scritto: Ma Mamma è veneta, chiama questi i "Galani". Le "Fritoe", a casa mia sono di pasta da cucchiaio, come la pasta per fare i ciurilli od il Baccalà. Mamma  ci mette un preponderante ingriediente, l'Uva Sultanina: vengono gonfiotte, sono un'altra cosa. Lo zucchero per inzucccherarle è semolato misto a poca cannella. La radice dev'essere la stessa (Padova anni '30), perché l'aroma Spumadoro c'è in entrambe ed è odore antico di casa mia. Mia Nonna, a Salerno, prima della guerra, ben prima, insegnava il Fegato alla Veneziana alle sue casigliane, come diceva Totò, e da loro imparava a fare 'U 'rraù. Nelle salumerie, c'erano le ghiacciaie ed il Burro, era un mistero. Grazie!    La fritola è pasta dolce fritta generica. Le fritolère di Venzia, sono figure tipiche della commedia del'arte La fritola della sagra non sono le fritole di carnevale (entrambi con una L quasi muta, alla polacca [immagine], potrei anche scrivere fritoea...), questa era quella che facevano le fritolère e che una volta si mangiava tutto l'anno, ora solo  in occasione di sagre e fiere; le altre, con l'uvetta s mangiano a carnevale e a metà quaresima (quando si "rompe il digiuno"). Entrambe però, per la gioia di Innesco, hanno un sottointeso goliardico nel nome: la fritola, è anche - oltre che una persona eccessivamente "difficile" da accontentare - è anche (...)


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innesco
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Posts: 229
Citta: Bibbiano


messaggio privato
Re: Le "Frìtoe" 24/02/2011 09:07

innesco ha scritto:
Ma Mamma è veneta, chiama questi i "Galani". Le "Fritoe", a casa mia sono di pasta da cucchiaio, come la pasta per fare i ciurilli od il Baccalà. Mamma  ci mette un preponderante ingriediente, l'Uva Sultanina: vengono gonfiotte, sono un'altra cosa. Lo zucchero per inzucccherarle è semolato misto a poca cannella.
La radice dev'essere la stessa (Padova anni '30), perché l'aroma Spumadoro c'è in entrambe ed è odore antico di casa mia.
Mia Nonna, a Salerno, prima della guerra, ben prima, insegnava il Fegato alla Veneziana alle sue casigliane, come diceva Totò, e da loro imparava a fare 'U 'rraù. Nelle salumerie, c'erano le ghiacciaie ed il Burro, era un mistero.
Grazie! 
 
Esatto, "fritoea", non trovavo una grafia che rendesse quella "l".
Grazie, precisa. 
Curioso, ma di Mestre e Venezia, culinariamente parlando, ricordo due cose, ma semplici: un bar vicino alla chiesa dove provavano i Solisti Veneti, che faceva lo zabajone al momento ed un "Friturìn" a Mestre che era il paradiso per me che da bambino ero goloso di fritture!


Muovetevi venite a tavola che sò spaghetti che si fanno brutti.
Facìt' 'ambréss' muvìt'v'.E tutt'i 'ggiòrn' è 'qquésto.
Uscite dentro facìt' 'ambréeeeess'!!! 

 


Snappy
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Posts: 1194
Citta: Mira (VE)


messaggio privato
Re: Le "Frìtoe" 24/02/2011 14:42

innesco ha scritto:
Curioso, ma di Mestre e Venezia, culinariamente parlando, ricordo due cose, ma semplici: 
E' normalissimo che non ricordi di aver visto queste frittelle in un qualsiasi locale visto che, lo ripetiamo, si trovano solo dagli ambulanti delle sagre.
un "Friturìn" a Mestre che era il paradiso per me che da bambino ero goloso di fritture!
E' il Fritolin, pronuncia fritoin, senza la "l" per le stesse regole scritte sopra , e, che io sappia  c'è ancora. Vent'anni fà era tappa obbligata per i ragazzi che bigiavano la scuola Ah, le sue mozzarelle in carrozza!!!



 


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