fiffa ha scritto: Volevo lasciare anche il mio feedback ad uso e consumo di chi si vorrà in futuro cimentare in questa ricetta. Ho provato a farne metà dose (una teglia) e mi sono un po' spaventata vedendo che era liquidissima, assai di più di quello che mi aspettavo. L'ho infornata ugualmente resistendo alla tentazione di aggiungere ulteriore farina, con scarse speranze di riuscita. E invece alla fine è uscita fuori una cecina ottima, un pelo più bassa e croccante di quella che mi è capitato di mangiare, ma davvero golosa. L'ho tagliata a spicchi e l'ho mangiata con gli amici che hanno tutti gradito assai. Esperimento riuscito, da salvare fra le ricette preferite per rifarla quando riaccendo il forno a legna. L'unico accorgimento che ho adottato (forse inutile, ma non ho controprova) che ho mutuato da un'altra ricetta trovata in rete è stato quello di far scaldare la teglia in forno prima di ungerla con l'olio e versarvi la cecina. Mi dava l'idea che così avrebbe assorbito meno grasso. hai fatto bene a non aggiungere farina: la cecina, parente della farinata ligure va preparata liquidissima, se la si vuole più alta basta usare una teglia più stretta non so rispondere invece sul discorso di scaldare la teglia a vuoto; io non lo faccio mai per paura che l'olio mi "fumi" e quindi sprigioni acroleina (...)