Portare il latte a ebollizione. Appena inizia a bollire togliere dal fuoco aggiungere un cucchiaio di aceto e mescolare, poi un altro e mescolare e così via. La ricetta originale prevedeva cinque cucchiai d'aceto per litro di latte; ho visto che è possibile ridurre le dosi ma che questo dipende molto dalla marca di aceto. Comunque noi dobbiamo mescolare dopo ciascun cucchiaio d'aceto e aggiungerne ancora fino a quando il formaggio si separa dalla parta liquida; tutto questo senza esagerare: le dosi di aceto da me indicate sono le quantità massime che utilizzo ad oggi.
Foderare quindi un colapasta con un telo di cotone a maglie fitte (un normale canovaccio per cucina) e scolare il latte attraverso il telo. Lasciar scolare una decina di minuti e poi strizzare con le mani il liquido in eccesso attraverso il telo. Salare a piacere (a seconda dei gusti o dell'uso che ne volete fare).
Con un cucchiaio trasferite il formaggio su un telo di cotone asciutto che avete messo dentro una ciotola (io utilizzo una ciotola da macedonia) e pressarlo bene (Vedi foto 1).
Foto 1
Ripiegare i lembi del telo e riporre la ciotola in frigo con un peso sopra; lasciar riposare per 6-8 ore.
Trascorso questo tempo togliere il formaggio dal telo.
Foto 2
Può essere tagliato a dadini o a strisce (foto 3) ed essere utilizzato per arricchire una pasta oppure servito con l'aperitivo spolverizzato con pepe o peperoncino oppure mangiato con olio e pepe o, infine, al naturale. A volte io aggiungo alla preparazione qualche foglia di rucola o basilico tagliate oppure delle olive tritate.