Questo piatto risale alle antiche tradizioni del Natale a Genova. Veniva servito la sera della vigilia o il giorno stesso di Natale. Le abitudini moderne hanno trasformato i ravioli nella portata della festa, ma in passato questi venivano preparati per il giorno di S.Stefano, utilizzando gli avanzi del giorno precedente. Per il gran giorno, invece, erano consacrati i cosiddetti natalini
, a cui seguiva il lesso di cappone.
Preparate innanzitutto il brodo, mettendo a bollire in una capace pentola carote, cipolle e sedano, Se lo gradite steccate la cipolla con qualche chiodo di garofano.
Tagliate la testa (con tutto il collo) e le zampe del cappone, evisceratelo ed eliminate le parti grasse.
Per ottenere un brodo meno grasso, eliminate anche parte della pelle.
Fiammeggiate la pelle rimanente per eliminare le ultime piumette.
Quando l'acqua bolle, immergete il cappone intero ed il manzo in un solo pezzo, curando che siano completamente coperti dal brodo.
Fate riprendere il bollore, quindi coprite, abbassate la fiamma e cuocete a fuoco basso per due ore circa, la carne dovrà risultare tenera, senza tuttavia disfarsi.
Mezz'ora prima della fine, salate a piacere il brodo.
Scolate il cappone ed il manzo, eliminate le verdure e filtrate il brodo. Se lo preparate con anticipo (es.: il giorno precedente), potrete anche ulteriormente sgrassarlo: il brodo di cappone risulta infatti piuttosto grasso.
Rimettete il brodo sul fuoco e portate a bollore.
Sgranate nel frattempo la salsiccia formando delle palline.
Tuffate nel brodo bollente la salsiccia ed i maccheroni, senza spezzarli.
Portate questi ultimi a cottura (6 - 7 minuti), e serviteli ben caldi.
Altre versioni di questa ricetta aggiungono a fine cottura le trippe o un sughetto ottenuto con le rigaglie del cappone.
Ecco i natalini, sorta di penne lisce lunghe circa 20 cm