Spaghetti all' amatriciana
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di
Gabry60
del
14/02/2006
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La pecora mite
e il bravo maiale
donarono insieme
formaggio e guanciale...
poesia di C. Baccari.
E' con questi due semplici ingredienti che i pastori d'Abruzzo hanno condito, da sempre, il loro frugale e sostanzioso piatto unico di pastasciutta.
Amatrice, ridente cittadina dell'Alta Sabina, oggi in provincia di Rieti, un tempo in quella dell'Aquila e quindi abruzzese, da questa elementare ricetta pastorale, ha realizzato uno dei piatti più celebri della cucina italiana.
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Tempo di preparazione e cottura:
40 min
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Ingredienti
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ESECUZIONE Mettere in una padella, preferibilmente di ferro, l'olio, il peperoncino ed il guanciale tagliato a pezzetti, la proporzione di un quarto, rispetto alla pasta, é tradizionale e sacra per gli esperti, o si mette il guanciale, cioè la parte della ganascia del maiale, o non sono spaghetti all'AMATRICIANA, solo con esso avranno una delicatezza e una dolcezza insuperabili. Rosolare a fuoco vivo. Aggiungere il vino. Togliere dalla padelle i pezzetti di guanciale, sgocciolare bene e tenerli da parte possibilmente in caldo, si evita il rischio di farli diventare troppo secchi e salati e resteranno più morbidi e saporiti. Unire i pomodori tagliati a filetti e puliti dai semi (meglio prima sbollentarli, cosi si toglierà più facilmente la pelle e poi tagliarli). Aggiustare di sale, mescolare e dare qualche minuto di fuoco. Togliere il peperoncino, rimettere dentro i pezzetti di guanciale, dare ancora una rigirata alla salsa. Lessare intanto la pasta, bene al dente, in abbondante acqua salata. Scolarla bene e metterla in una terrina aggiungendo il pecorino grattugiato. Attendere qualche secondo e poi versare la salsa. Rigirare e per chi lo desiderasse, passare a parte altro pecorino.
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