Questa ricetta l'ho presa da uno dei miei libri di cucina ligure, "La cucina Genovese" di Alessandro Molinari Pradelli (Newton&Compton), riadattandola leggermente ai miei gusti.
Mettete l'uvetta in una tazza con un po' di Marsala e lasciatela ammollare per 2 - 3 ore.
Mettete la farina, lo zucchero, il lievito, la scorza di limone ed un pizzico di sale in una ciotola, mescolando bene.
Nel frattempo fate sciogliere dolcemente il burro a bagnomaria, attenzione che non frigga!.
Scolate e asciugate con della carta da cucina l'uvetta.
Aggiungete al resto degli ingredienti l'uvetta, i pinoli e la frutta candita, mescolando ancora molto bene.
Ricavate un cratere al centro dell'amalgama e metteteci l'uovo, i 100 ml di marsala, il burro fuso e l'acqua di fiori d'arancio.
Impastate il tutto con una spatola di legno finchè non sta insieme, poi proseguite sulla spianatoia infarinata.
Lavorate velocemente l'impasto per un minuto o due, con le mani anch'esse infarinate, per amalgamare bene tutti gli ingredienti.
Dividete l'impasto, formando due o più palle: lisciate la superficie, cercando di evitare che pinoli, uvetta ecc. sporgano.
Mettete le palle su una placca ricoperta da carta forno, appiattendole fino ad un'altezza di 3 - 4 cm.
Lasciate riposare per un'ora coperte da un telo.
Preriscaldate il forno a 200 gradi.
Prima di infornare praticate tre tagli a forma di triangolo alla sommità dei pandolci.
Cuocete per 40 minuti, fate poi raffreddare su una gratella.
Tagliate quando il pandolce si è raffreddato completamente, meglio se il giorno dopo.
Si conserva anche 1 - 2 settimane avvolto dalla pellicola.
Nota: per mia moglie, che non ama uvetta e canditi, lo preparo con gocce di cioccolato e nocciole e mandorle a pezzettoni.
eccolo pronto per essere infornato
ecco come rimane all'interno