Tella Carò e la sorella Tina
chiacchieravano ormai dalla mattina.
"Guarda che bello questo mio ciuffo."
"E hai visto quello quanto è buffo?",
diceva Tina indicando il finocchio,
che ci provava, strizzandole l'occhio.
" E la mia linea? Sono ben snella!
Io, tra le carote, son la più bella!"
Poi una mano dal frigo le prese...
"Ma guarda questa, com'è scortese!"
Era gran Madre, Signora in cucina,
che lavò con fresca acqua Tella e Tina,
sopra il tagliere le mise adagiate,
il ciuffo lor tolse per delle insalate,
raschiò via un pochino la superficie,
con il coltello le ridusse a strisce
e quindi a filetti sottili sottili
(lo fece sempre con modi gentili).
Intanto in padella scaldava dell'olio,
in cui si crogiolava dello scalogno,
tagliato anch'esso a sottili fettine,
e insieme vi mise le due carotine.
Lasciò il tutto appassire un pochino
e poi vi aggiunse un peperoncino.
Nel tagliere poi mise dello speck, affettato
non troppo sottile e assai profumato.
Anch'esso ridusse a listarelle
e lo mandò con le due sorelle
in quel bel sugo a mischiarsi pacioso,
e li sfumò col vino gioioso.
Vicino ad esse borbottando bolliva
una pentola grande, che conteneva
allegri spaghetti in danza gaudente,
che Madre scolò appena al dente.
Li mise in padella nel sugo di sole
e gli fece fare un po' di capriole.
Così carote, speck e spaghetti
si ritrovarono uniti e contenti
e quindi nel piatto in bella collina.
E questa è la storia di Tella e di Tina.
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Per fare una variante più "particolare", si può aggiungere un cucchiaio di cacao in polvere prima di aggiungere gli spaghetti. Per i bambini non mettere il peperoncino.