Il giorno prima prima preparare il cuore di cassata
Mettere sul fuoco un pentolino con lo zucchero e l'acqua, fino a che si sciolga completamente. Unirvi la ricotta e amalgamare perfettamente con lo sciroppo. Togliere dal fuoco.
Montare la panna e unirla al composto.
Tritare grossolanamente i pistacchi, i canditi e il torrone**. Raschiare l'interno del baccello di vaniglia*. Aggiungerlo alla crema.
Versare in uno stampo da plumcake o uno stampo quadrato o rettangolare e mettere in freezer.
Poco prima del servizio, portare a bollore in un pentolino l'acqua, lo zucchero e la panna con le bacche di ginepro schiacciate. Togliere dal fuoco e unirvi il ciccolato tagliato a pezzi grossolani. Mescolare, finchè non sarà completamente sciolto.
Tenere al caldo a bagnomaria.
Sformare il cuore di cassata e tagliare 16-20 cubi di circa 2 cm per lato.
Mettere 4 o 5 cubi sul piatto di servizio, leggermente sovrapposti.
In una tazzina da caffè versare la salsa molto calda, filtrandola così che non cadano le bacche, e metterla accanto alla piramide di cuor di cassata.
Guarnire con delle sfogliatine (nel mio caso, ottenute con 100 g di pasta sfoglia attorcigliata e spolverata di zucchero di canna, cotta a 200° finchè sono brunite) o biscotti tipo lingue di gatto.
Servire.
clicca per ingrandireSi mangia intingendo il semifreddo nella salsa calda (per questo è importante che sia in una tazzina, affinchè si mantenga quanto più calda possibile); l'unione-contrasto di sapori, di temperature e di consistenze è incredibilemente piacevole. Gli opposti si attraggono...
* Se temete che i commensali abbiano perplessità difronte all'inevitabile presenza dei puntini neri, mettete la vaniglia a scaldare con lo sciroppo, e poi toglietela; il profumo sarà meno intenso, ma evitere gli arricciamenti di naso degli schizzinosi.
** Il torrone può essere elimiato e sostuito da un aumento dei canditi e dei pistacchi (70 g di ognuno); in questo modo si ottiene una preparazione senza uova.